Oltre a sedersi al computer e cominciare a scrivere, che cosa hanno in comune lo scrittore e il copywriter?
Quando si parla di queste categorie, è opportuno fare una distinzione dei due ruoli.
Un copywriter è un autore che usa le parole per creare un contenuto pubblicitario. Lo avrete letto centinaia di volte, ma è sempre utile ribadire la prima dote fondamentale: saper scrivere correttamente. Questo non vuole dire non fare errori ortografici, ma soprattutto scrivere testi che abbiano frasi compiute, che non abbiano periodi troppo lunghi e soprattutto, che arrivino dritti all’obiettivo.
Lo scrittore crea le proprie storie facendosi guidare dalla fantasia e dai sentimenti, seguendo certamente tempistiche legate a un contratto editoriale, ma non avendo l’obbligo di seguire parametri web e richieste di clienti, ma solo le sue emozioni, quello che “Fluisce liberamente dall’anima” come diceva il grande Anton Checov nella sua celebre opera “Il gabbiano”.
Entrambe le figure sono legate da due fattori determinanti:
Curiosità: occorre avere voglia di scoprire cose che non si sanno, scoprire le storie degli altri e i lori percorsi e avere voglia di capire il mondo attraverso le storie degli altri.
Creatività: avere voglia di raccontare storie, sentire il desiderio di emozionare le persone che leggeranno le nostre parole è importantissimo. Anche se stiamo scrivendo un contenuto pubblicitario non dobbiamo dimenticare che le emozioni influiscono enormemente nelle scelte delle persone.
Disciplina: la scrittura è un’arte che può essere affinata attraverso la pratica. Un professionista non può permettersi di dire, “questa mattina non ho voglia di scrivere” e passare la sua giornata sul divano.
Un copywriter ha un certo tempo per consegnare i propri testi e uno scrittore ha un tempo determinato dal contratto editoriale che ha firmato per terminare la propria opera.
A prescindere dal fatto che si stia scrivendo un romanzo, un contenuto per un sito web o un testo pubblicitario di qualunque tipo, ci si deve sforzare e trovare l’ispirazione e la voglia anche nelle giornate grigie. Anche se scrivere è un lavoro creativo, rimane sempre e comunque un lavoro che richiede sforzo e fatica. Il mito dello scrittore che guarda il mondo dall’alto della sua torre d’avorio, rimane, per l’appunto, un mito. Certo può affascinare e aumentare l’aura misteriosa di tutti quelli che si approcciano al mondo della scrittura, ma non è una soluzione utile al lavoro.
Se lo scrittore può vivere senza il copywriter, quest’ultimo però non può pensare di essere lontano da quello che fa uno scrittore. Un copywriter deve saper emozionare e creare un testo che colpisca chi legge, non deve creare contenuti che assomigliano a un verbale, ma racconti pubblicitari che informino e che attraggano l’attenzione del cliente, seguendo i parametri che la rete impone, su tutti la famigerata “SEO”, ovvero il posizionamento all’interno dei motori di ricerca, lo strumento che permette al nostro articolo di essere più visibile all’interno della giungla del web.
Inizialmente, facevo molta fatica a costruire un testo seguendo le parole chiave che mi venivano fornite. Avevo scritto i miei libri e pubblicato i miei racconti su riviste seguendo per lo più il mio istinto, ma con il passare del tempo mi sono reso conto di quanto possa essere stimolante anche per la mia attività di narratore.
Scrivere per il web è molto complesso, ma riesce a dare soddisfazioni eguali alla pubblicazione di un racconto personalissimo. L’importante naturalmente è avere ben presente il motivo per cui si scrive e la sua finalità, è palese che un racconto di fiction non sia una pubblicità, ma è anche vero che una cosa non esclude l’altra.
Ogni testo deve avere un’anima, sta a noi riuscire a farla emergere.
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