Rainer Werner Fassbinder: i film restaurati da Ripley home video

Rainer Werner Fassbinder: i film restaurati da Ripley home video

L’opera di Rainer Werner Fassbinder torna a risplendere grazie al restauro di Ripley home video.

Nel corso della storia del cinema, gli anni  sessanta e settanta hanno sicuramente rappresentato un periodo estremamente importante e innovativo per tanti giovani registi. Rainer Werner Fassbinder è stato uno dei grandi protagonisti di queli anni straordinari, un periodo d’oro per molti cineasti che hanno cominicato la loro scintillante carriera proprio in quel periodo, pensiamo per esempio al leggendario Martin Scorsese e al grande Steven Spielberg, solo per citarne alcuni.

Sono stati anni in cui in tutto l’Occidente  si sono sviluppate varie correnti cinematografiche: negli Stati Uniti la” New Hollywood”, in Inghilterra il “Free cinema”, in Francia  “La Nouvelle Vague”, e in Germania il “Nuovo cinema tedesco”.

Proprio in quest’ultima avanguardia è nata la filmografia di  Rainer Werner Fassbinder, un cineasta che ha saputo confrontarsi con il passato della Germania Nazista, scandagliandolo, prendendone completamente le distanze, intuendo  quale sarebbe stato il futuro del suo paese e di tutto l’Occidente.

Ora, grazie a Ripley home video, i capolavori del grande regista tedesco sono stati restaurati in edizioni di altissima qualità, ricche di extra e di booklet con approfondimenti sull’opera.

In un momento in cui la visione streaming domina il mercato, restaurare film  importanti per farli conoscere a nuove generazioni attraverso il formato dvd, è un atto di grande coraggio, oltre ad una scelta qualitativa altissima.

Fassbinder non era solo un regista cinematografico e teatrale, era anche scrittore, attore, montatore e direttore della fotografia. Un personaggio dal talento poliedrico che inizia non ancora ventenne a scrivere per il teatro, e a girare i suoi primi cortometraggi. Dopo essere stato rifiutato più volte alla scuola di cinema di Monaco, decide, grazie al suo gruppo teatrale, di cominciare a fare i propri film senza imposizioni e senza restrizioni di budget.

Sono gli anni della sua formazione (fine anni ’60) al termine dei quali, Rainer Werner Fassbinder acquista sempre più padronanza tecnica, stilistica e poetica, e a metà degli anni’70 la critica lo consacra come una delle voci più importanti della cinematografia tedesca.

Si contano circa quaranta opere tra film e serie tv, girate in appena tredici anni.

L’inguaribile pessimismo, il suo disagio esistenziale e il consumo spropositato di cocaina  e psicofarmaci lo conducono alla morte, in solitudine, nel suo appartamento mentre è ancora alla macchina da scrivere, il 10 giugno 1982.

A quarant’anni di distanza, i film di Rainer Werner Fassbinder non hanno perso un briciolo della loro forza espressiva. Nonostante la sua vita sregolata e il suo spirito tormentato, il grande cineasta tedesco è riuscito ad analizzare con grandissima lucidità e coraggio la società e i meccanismi umani che la regolano , attraverso giochi di potere, sfruttamento dei sentimenti, abissi sociali in cui la borghesia (dell’epoca e ancora oggi) fa a pezzi ogni tipo di solidarietà verso chi è più debole.

Rainer Werner Fassbinder riesce ad unire intimismo e critica sociale fondendoli in un unico grido di ribellione e libertà che presto supera i confini della Germania e si diffonde in tutto il mondo.

Da sempre anarchico, dichiaratamente omosessuale, rifiuta ogni tipo di etichetta. Viene definito antisemita e omofobo, ma questo non impedisce a Rainer di continuare a sfornare un capolavoro dietro l’altro.

Molti registi di quegli anni hanno  girato film importanti e bellissimi, ma quegli stessi film, visti adesso sembrano datati, contestualizzati solamente all’epoca in cui sono stati girati, ma i film di Fassbinder non hanno perso nulla della loro potenza.

Pellicole in cui si analizzano  lo sfruttamento amoroso ( Il diritto del più forte , Le lacrime amare di Petra Von Kant)  il razzismo  ( La paura mangia l’anima)  le dinamiche perverse che possono regolare un rapporto matrimoniale ( Il matrimonio di Maria Braun)  e l’incapacità di venire accettati nella società (Il mercante delle quattro stagioni). Sono ancora storie molto potenti, che possono aiutare a farci comprendere il clima sociale contemporaneo.

Rainer Werner Fassbinder

Fassbinder, nei suoi film era sempre dalla parte dei più deboli, anche se pare che nella vita fosse esattamente l’opposto, come è spiegato egregiamente nel bellissimo libro “Un giorno è un anno e una vita” la biografia più estesa che si possa trovare oggi, in cui quello che emerge è il ritratto di un uomo intelligentissimo e fragile, geniale, dolce ma tirannico, una persona  capace di scatti d’ira devastanti e incontrollati, ma con un bisogno smisurato di affetto e di attenzioni.

 

“Perde sempre chi ama di più”  dice Fassbinder in una delle interviste  più famose. Una frase che rimane drammaticamente vera e attuale.

In un’epoca impazzita come questa, in cui  ancora si esclude o si fa fatica ad accettare “il diverso” e in un momento  in cui ancora non si riesce a mettere la persona prima di qualunque interesse politico o economico, le opere di Fassbinder possono rappresentare per tutti un faro nella notte. Ora sta a noi ricordarlo con affetto, parlarne, proporre ancora i suoi film e non dimenticarlo mai.

Le nuove generazioni oltre ai suoi film, potranno avere anche un quadro più preciso e dettagliato sulla vita dell’autore tedesco grazie al libro “Un giorno è un anno, è una vita“, la più completa e appasionata biografia di Fassbinder edita dalla casa editrice Il saggiatore.

Non mi sarei avvicinato alla scrittura se non avessi conoscituo Fassbinder. Sento di dovergli molto, per questo consigli i suoi film.

Ripley’s Home Video,  ha restaurato anche altre opere fondamentali del nuovo cinema tedesco, come i primo e il secondo “Heimat” di Edgar Reitz, i film di Wim Wenders e altri titoli che oggi i cinefili italiani possono conservare sui propri scaffali.

 

 

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